Quando avviene il decesso di un parente come ci si comporta sul luogo di lavoro? Si ha diritto a un permesso? Come si usufruisce del permesso per decesso? Quanti giorni spettano ad un familiare in caso di decesso di un parente? Scopriamo cosa dice la legge a riguardo.
In caso di morte di un familiare hai certamente diritto ad un permesso dal lavoro. A tal proposito la legge supporta gli individui, regolamentando la prassi. Vediamo i dettagli e le modalità in cui va fatta richiesta di un permesso in caso di lutto.
Generalità
In primis è fondamentale specificare che un permesso dal lavoro, in caso del decesso di un nostro caso, è lecito solo se il defunto è un parente, un coniuge o un familiare che rientri fino al secondo grado di parentela. In tutti gli altri casi, relativi a parenti lontani, andrà fatta richiesta di ferie.
A chi spetta il permesso?
La legge è chiara a riguardo. Qualunque dipendente pubblico o un dipendente di azienda privata ha diritto a delle ore o perfino a dei giorni di permesso retribuito in caso di decesso di un parente prossimo. In particolar modo i giorni che i contratti di lavoro riconoscono in questi casi sono tre e non devono essere utilizzati necessariamente uno in seguito all’altro. Ad esempio, è possibile farne richiesta solo ed esclusivamente per la partecipazione al funerale e quindi utilizzare solo uno dei tre giorni a disposizione. Questo tipo di permesso è da considerarsi retribuito.
Il permesso non è, invece, riconosciuto a chi sta praticando un tirocinio, ai collaboratori continuativi e a tutti i dipendenti che non sono subordinati.
Nonostante sia stato specificato che il permesso per lutto può essere concesso nel caso di decesso di un parente fino al secondo grado di parentela, alcuni contratti prevedono anche la possibilità di usufruirne nel caso di decesso di un parente lontano o acquisito.
Funerale all’estero
Come comportarsi nel caso il funerale si svolga all’estero? In questo caso è possibile fare richiesta del permesso retribuito, informando il proprio datore di lavoro dell’accaduto. Sarà possibile godere del permesso entro sette giorni dalla morte del parente e, questo caso, sarà necessario presentare al datore di lavoro anche il certificato di morte del familiare, rilasciato dal Comune.
La legge sui permessi per lutto
Una maggiore chiarezza viene esplicata dalla legge 53, 8 marzo 2000. L’articolo 4 della suddetta legge dichiara “…la lavoratrice e il lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all’anno in caso di decesso o di documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente, purché la stabile convivenza con il lavoratore o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica”.
Possiamo notare che questo permesso retribuito è valido anche nel caso in cui il parente prossimo sia gravemente infermo.
Cosa fare se il permesso per lutto non è stabilito nel contratto di lavoro?
Qualora il contratto di lavoro non preveda un permesso retribuito in caso di un decesso in famiglia, è possibile concordare con il proprio superiore una riduzione dell’orario lavorativo.
In alternativa è possibile controllare le prassi regolamentate dal CCNL per ogni singolo caso, che generalmente si esplica in 3 o 4 giorni di permesso retribuito.
Conclusione
La legge supporta i cittadini e gli consente di avere, in linea di massima, tre giorni di permesso retribuito in caso di lutto di un parente prossimo.